esercitazione 01

esercitazione 02a

esercitazione 02

esercitazione 03

esercitazione 04 

esercitazione 05

esercitazione 06a

esercitazione 07


scheda bibliografica


temi 2008/09


impaginazione dei

temi 2008/09

A2 leggimi per iniziare.pdf

A2 leggimi da studiare.pdf

A2 modello informato.eps

A2 modello in formato .ai


Università di Camerino

Facoltà di Architettura

sede di Ascoli Piceno

Corso di laurea
in Disegno industriale  e ambientale

aa 2008|2009

docente
Giovanni Garroni

tutor del corso 
Valerio Tamburri

Le esercitazioni sono individuali e devono essere svolte rapidamente, scritte a penna e correte in modo da vedere eventuali errori o interpretazioni modificate.


Hanno uno scopo essenzialmente autovalutativo e non  devono  essere ripulite da errori e correzioni.


Servono allo studente per:

  1. -valutare la sua formazione

  2. -sperimentare i criteri di giudizio e analitici

  3. -mettere a punto le integrazioni e le correzioni necessarie nella formazione individuale.


Le esercitazioni devono essere conservate insieme agli appunti del corso e portate all’esame.



Note alle esercitazioni

Esercitazione 03

Scegliere due fogli da diverse categorie di prodotti

Esercitazione 06a

L’oggetto rappresentato è esemplificativo del procedimento

Il tema è assegnato dal docente. Chi non era presente alla lezione del 12 novembre deve chiedere l’assegnazione.
L’elenco è contenuto nel file Pdf dei
temi 2008/09


temi 2008/09

Per lo svolgimento dei temi assegnati seguire la scaletta predisposta dal corso nel file Pdf

esercitazione 07


Per l’impaginazione utilizzare i modelli predisposti.


Per impaginare il lavoro relativo ai temi 2008/09 è obbligatorio l’uso delle gabbie A2 predisposte dal dott. Valerio Tamburri.

Sono allegati due file “A2 leggimi”. Uno, breve, con le sole indicazioni tecniche. Uno, più ampio, contiene delle esemplificazioni per un uso cosciente degli strumenti

Nota alla prima parte
dell’esercitazione 07


Cosa è disponibile  al consumo
La ricerca va effettuata prima di tutto sul mercato destinato al consumatore finale, cioè dove si vendono i pezzi al pubblico.


Distribuzione intermedia

Esiste un mercato più “professionale”, per la piccola e media rivendita, raggiungibile solo in parte via internet. I mercati professionali hanno un sistema di vendita e distribuzione più riservato, sia per le caratteristiche tecniche sia per i prezzi che possono avere variazioni cospicue in relazione alle quantità trattate.


Piccola distribuzione

I negozi di vicinato in Italia sono ancora una bella fetta del mercato


Cosa vuole l’utente

Andare da zie e zii, mamme e babbi, cugini e cugine, vicini di casa, intervistare acquirenti di negozi, negozianti ecc. per sapere se sono soddisfatti dei prodotti disponibili, se desiderano qualche cosa in più, in che parte del prodotto la desiderano, se sono disposti a spendere e quanto ( a partire dalla fascia di prezzo del singolo prodotto) e così via.

Cercare di capire se esistono spazi di innovazione, misurati sulle esigenze dell’utente, non pilotati dai produttori stessi.


Scopo dell’esercitazione

L'esercitazione serve per abituarsi a costruire le tecniche di indagine, a studiare le domande da porre, a fare l’analisi delle fasce di prezzo e di servizio, a valutare bisogni e disponibilità.

Nota alla seconda parte
dell’esercitazione 07


La seconda parte dell’esercitazione 07 è costituita da quattro tavole in formato A2 da redigere utilizzando i modelli predisposti.

Le tavole devono essere illustrate e corredate di testi brevissimi (10-15 parole). Nelle tavole 1, 2 e 4 la chiarezza classificatoria ed espositiva deve essere l’elemento predominante.

Lo scopo è quello di concludere la parte analitica e di messa a punto delle idee maturate intorno al prodotto, arrivando alla soglia del progetto vero e proprio. La tavola 3,  attraverso un dettaglio, permette di avvicinarsi alla costruzione dell’oggetto. entrando nelle suo problematiche tecniche.


Tavola 1

Sintesi dell’analisi del prodotto. Deve essere chiara la classificazione del prodotto secondo uso, componentistica, caratteristiche ergonomiche, immagine eccetera.


Tavola 2

Sintesi delle richieste dell’utenza, dei problemi rilevati e delle potenzialità di sviluppo


Tavola 3

Scelta del prodotto da migliorare, individuata tra quanto classificato nella tavola 2. Il dettaglio deve restituire una sezione significativa dell’oggetto in cui sia chiara la struttura dell’oggetto. Il disegno deve essere esplicativo di un processo tecnico. In questa tavola l’aspetto di generica comunicazione della forma esterna è di scarso interesse. La scala del disegno deve essere appropriata al dettaglio scelto (dalla scala 1:1 alla scala 10:1).


Tavola 4

Lay out del progetto di innovazione. La tavola, attraverso schemi, disegni, brevi note, esempi di materiali, analogie, deve illustrare come si svilupperà il progetto.