Come funziona l’esame

Il voto di esame è formato da da due prove:

1. progetto di gruppo (2-3 studenti)    0-15 punti

2. prova individuale                            0-18 punti

Il voto finale, in trentesimi, è la somma delle prove


1. progetto di gruppo - grafici - progetto di allestimento - modellino tridimensionale

Attenzione
Il progetto definitivo va presentato il 10 giugno, data del pre-esame


2. prova individuale - orale

Descrizione di un allestimento a scelta

Studiare la dispensa del corso

Appunti e esercitazioni


  1. 2.prova individuale


Testi di esame

Testo da defininire

Dispensa
La dispensa del corso verra messa a disposizione nel mese di Aprile presso la portineria del Disia in largo Cattaneo

Attenzione
La dispensa contiene molto materiale di consultazione.

I testi di studio necessari per sostenere l’esame sono quelli della prima parte “TESTI”.

docente
Giovanni Garroni

Università di Camerino

Scuola di Architettura e Design Eduardo Vittoria

sede di Ascoli Piceno

Corso di laurea
in Disegno industriale 
e ambientale

aa  2013 | 2013

1. progetto di gruppo
descrizione dei contenuti delle tavole

l progetto è composto di 3 tavole formato A1 orizzontale (vedi layout disponibile a partire da martedì 7 maggio). La brevità è sempre apprezzata ma, se necessario, potete aggiungere una o più tavole.


Le tavole necessarie sono queste:


Tavola 1

Stato attuale

Analisi (preferibilmente grafica) dei problemi esistenti

Esempi di allestimenti realizzati che ritenete esempi utili per il progetto

Programma di lavoro così organizzato

    - obiettivi (finalità dell'allestimento e risultati attesi)

    - scelte progettuali

    - strumenti con cui si intende realizzare il progetto


Tavola 2

Proposta di progetto

Il lavoro deve essere illustrato con le tecniche necessarie per illustrare il tema specifico (piante, prospetti, sezioni, assonometrie, prospettive, render, dettagli)

I disegni fondamentali devono essere quotati e devono essere sempre in relazione con il visitatore.(inserite delle sagome di persone per valutare le misure).

Deve essere indicato il rapporto dinamico tra allestimento e osservatore (uso di sequenze, schemi progressivi, punti di vista)

Studio di uno o più dettagli significativi dell'allestimento proposto, disegnati alle scale e con le tecniche più opportune (sezioni, esplosi eccetera) per comprendere come è realizzato, con quali tecniche e materiali.


Tavola 3

Materiali

Illustra i materiali utilizzati (attivi e passivi) sotto il profilo tecnico, percettivo (qualità della superficie, del colore, della texture e nella relazione con gli oggetti esposti. Per i vari materiali utilizzati si devono indicare i motivi della scelta.

I caratteri tipografici utilizzati nella grafica dell'allestimento sono considerati  “materiali” del progetto e vanno illustrati su questa tavola.


Modelli

Durante il lavoro è molto utile realizzare uno o più modelli. Non sono richiesti modelli naturalistici, ma modelli espressivi delle scelte fatte, realizzati con tecniche semplici e congeniali alla vostra manualità. I modelli utilizzati per la prima stesura del lavoro devo essere conservati e incrementati con i progressi del lavoro


I testi e le didascalie delle tavole devono essere brevi.

La lunghezza dei testi si misura in battute
(una battuta è una lettera o uno spazio)

Tutti i programmi di scrittura hanno uno strumento che conta le parole e le battute.


Battute consigliate per i testi delle tavole

testo descrittivo lungo - max 1000 battute

scheda  - max 500 battute

didascalia - max 200 battute


Le frasi devono essere semplici e brevi

(vedi “LETTURE UTILI”)


I caratteri con cui sono composti i testi devono essere scelti con cura e utilizzati con coerenza.

(vedi “LETTURE UTILI”)

LETTURE UTILI


Materiali


Mike  Ashby, Kara Johnson

Materiali & design
L'arte e la scienza della selezione

dei materiali per il progetto

Casa Editrice Ambrosiana, Milano 2005


Rinaldo Donzelli, Bruno Munari, Pietro Polato

Lavori in legno

Mondadori editore, Milano 1978


Ornella Fiandaca, Raffaella Lione e Valentina Rinaldo

Il Legno

Carocci editore, Roma 2002


Sergio Antonio Salvi

Plastica. Tecnologia. Design

Hoepli, Milano 1997



Percezione


Richard L. Gregory
Occhio e cervello
Raffaele Cortina Editore,

Milano 1998


Ernst H. Gombrich

Arte e illusione

Einaudi, Torino 1965

[ed.orig.1959]


Donald A. Normand

Lo sguardo delle macchine

Giunti, Firenze 1995


Walter Benjamin,

L’opera d’arte nell’epoca
della sua riproducibilità tecnica

Einaudi, Torino 2000 (ed. orig. 1955)


Giovanni Garroni

Elogio dell'imprecisione

Percezione e rappresentazione

Bollati Boringhieri, Torino 2005



Allestimenti


Sergio Polano

Mostrare

L’allestimento in Italia dagli

anni Venti agli anni Ottanta

Edizioni Lybra Immagine, Milano 2000


Antonella Huber

Il Museo italiano

La trasformazione di spazi storici in spazi espositivi

Attualità dell’esperienza museografica degli anni ‘50

Edizioni Lybra Immagine

Milano 1997


I musei e gli allestimenti

di Franco Albini
a cura di Federico Bucci e Augusto Rossari,

Electa, Milano 2005


Progettare Mostre

Dieci lezioni di allestimento

a cura di Mario Mastropietro

Cd-rom

Edizioni Lybra Immagine, Milano 2003


Francesco Antinucci

Comunicare nel museo

Cd-rom allegato

Laterza, Roma Bari 2009



Museo


Adalgisa Lugli

Museologia

Jaca Book, Milano 1992


Dominique Poulot

Musei e museologia

Jaca Book,Milano 2008


Karsten Schubert

Museo. Storia di un'idea. Dalla Rivoluzione francese a oggi

Il Saggiatore, Milano 2004


AA.VV.
73 MUSEI

Saggi di Maurizio Di Puolo, Luca Basso Peressut,

Maria Clara Ruggieri Tricoli, Valeria Minucciani e

Mario Mastropietro,

Cd-rom allegato,

Edizioni Lybra Immagine, Milano 2007




Tipografia


Angiolo Bandinelli, Giovanni Lussu,
Roberto Iacobelli
Farsi un libro

Stampa Alternativa, Roma 1990


Robert Bringhurst

Gli elementi dello stile tipografico

Edizioni Sylvestre Bonnard, Milano 2001


Michele Spera

Abecedario del grafico. La progettazione tra creatività e scienza

Gangemi Editore, Roma 2008



Direttiva sulla semplificazione
del linguaggio

ALLESTIMENTOdisia1213_home.html
Bdisia1213_home.html

Tema dell'esercitazione grafica



IL SISTEMA DELL'ACCOGLIENZA

(bozza)


La relazione del museo con il contesto urbano più prossimo all'edifico o al complesso degli edifici

La visibilità del museo in relazione al suo interno

I suggerimenti sul tipo di esperienza che il museo ci propone


Fasi di avvicinamento

Il contesto urbano: le relazioni tra il museo e gli spazi esterni

Percorsi di avvicinamento. Va pensato un sistema che segnali 'approssimarsi del museo. Un progettazione coordinata tra i musei facilità questo tipo di segnali in quanto automatizza la risposta del visitatore

Spazi di prossimità. Sono quegli spazi in diretto contatto con il museo (piazze e strade) su cui il museo può proiettare il suo contenuto o che, viceversa, si riversano all'interno del museo. Come esempio possiamo pensare a parte del museo che si allestisce all'esterno, per esempio con delle installazioni , o a pezzi di città che si insinuano nel museo attraverso spazi pubblici con una relazione  più o meno forte con il museo.


La connessione tra l'esterno e l'interno

Il transito tra esterno e interno del museo in genere ricalca le forme e l'uso del contenitore, che in genere è stato destinato a luogo espositivo solo accidentalmente (disponibilità dell'immobile, prestigio storico della sede, centralità rispetto alla città ecc.)

Ragionare su questo momento di passaggio, per valutarne tutte le potenzialità comunicative che può assumere in funzione di una predisposizione all'esperienza.

Ci sono molti modi alternativi di strutturare questo passaggio (dalla cesura brusca al lento trasformarsi dello spazio). La scelta di una modalità deve essere posta in relazione agli obiettivi comunicativi che si sono prefissati.

Un discorso a parte va fatto sugli allestimenti comunicati temporanei che possono, proprio per la loro aleatorietà, essere pensati in forme più pregnanti e anche più forti rispetto al contesto urbano e architettonico.


La struttura generale del museo

Il progetto museografico, dove esiste, deve essere inserito nel progetto; si può ragionare su un suo adeguamento dove necessario.

In questa esercitazione ci concentriamo solo sul contenuto della struttura che segue immediatamente l'ingresso nel museo in modo da realizzare un ambiente dove il visitatore sia accolta da un insieme di attività che hanno una relazione stretta con i contenuti del museo.

Attualmente la biglietteria è spesso l'insufficiente presentazione del museo. Dobbiamo provare a ragionare su un sistema di attività e stimoli percettivi che siano in grado di restituire ciò che approfondiremo nella vista.



Dobbiamo tenere presente che, nelle visite ai musei, e specie quelli con ordinamento tradizionale di tipo classificatorio, lo spettatore ha un livello di attenzione che raramente riesce a tenere conto del progetto museale. Questo significa che a un iniziale livello di attenzione almeno discreto, segue un rapido deterioramento in cui subentra una visone episodica.

Fermo restando che il museo contiene cose, e che ognuno deve sempre rimanere libero di organizzare il proprio tempo e la propria osservazione, sembra necessario quantomeno fornire un palinsesto che suggerisca una, o più d'una, logica con cui affrontare il contatto con gli oggetti.

Questo, per un pubblico non composto da studiosi, sposta sul livello dell'accoglienza la possibilità di formarsi un'idea di come organizzare la visione.


Ricapitolando


Museo e città
Spazio interno e spazio esterno

Attraversamento

Allestimento del preambolo alla raccolta


Il museo deve comunicare qualcosa di se in tutte le fasi e deve porsi in relazione con gli altri musei del suo territorio.